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E così avviene: nel prestito sindacato brasiliano, Bank of America sostanzialmente è un arranger, ma ufficialmente all'inizio si carica tutto il prestito, poi lo rimbalza sulle banche indicate da Tonna e lo rimbalza senza dire che c'era un margine aggiuntivo.
Sala spiega il finanziamento in Brasile: "L'operazione è un finanziamento a termine a Parmalat do Brasil, totalmente garantito da Parmalat Italia. Parmalat Italia sarebbe a sua volta contro garantita da un investitore che abbiamo identificato. I finanziatori riceverebbero pertanto una completa garanzia di Parmalat Italia"... Tra l'altro,... queste garanzie rilasciate da Parmalat Italia, nei conti d'ordine di Parmalat Italia non sono segnalate, questa è una costante....
"Come anticipatovi (si legge nell'appunto di Sala, n.d.r.), non possiamo tenerci in carico una parte del finanziamento...deve essere completamente ceduto, dobbiamo considerare che Parmalat Italia non permetterà sicuramente una sindacazione globale, dovrà essere una sindacazione silenziosa, con un numero ridotto di partecipanti". Quindi come vedete la confidenzialità non è una cosa interna, ma ha un'altissima valenza esterna: "Tu mi chiedi tanti soldi, io sono disposto a darteli, ti chiedo però di non dire al mercato...", perché qui stiamo parlando di mercato,...di un sistema bancario parte del quale può accedere a queste informazioni..."Bene (argomenta Greco, n.d.r.), tu non devi dire al mercato quanto mi stai facendo pagare il denaro. Magari dovresti dire al mercato che sei solo un arranger, per esempio, non che sei un finanziatore totale".
Ecco, io vi risparmio altre letture di questo tipo piuttosto importanti, perché nelle carte interne risulta chiaramente, lo vedremo dopo, che BofA aveva esatta conoscenza, puntuale conoscenza dello stato delle società brasiliane che andava a finanziare, e adesso vi leggerò una serie di e-mail indicative sul punto. Non vuole tenere il rischio nemmeno un giorno di più, valuta al massimo 4-6 mesi il tempo di permanenza del rischio sui suoi libri.... Bene, quando lo scarica, agli altri interlocutori bancari...mica dice che sta incassando un margine aggiuntivo. Gli fa vedere l'atto iniziale, e l'atto iniziale era il 3%, e questo dato è anche quello che viene comunicato alla Banca Centrale del Brasile, che in precedenza aveva obiettato sul fatto che il costo del denaro erogato da BofA era troppo alto. E questa [era] un'esigenza comune, sia di Parmalat che della banca, perché se no la Banca Centrale del Brasile non dava l'autorizzazione all'operazione. C'è la lettera di Nigel Wright (l'avvocato di BofA, n.d.r.) che dice: "Ma siete scemi per caso? Voi dovete comunicare quello che c'è scritto nel contratto ufficiale, mica potete mettervi a parlare con la Banca Centrale del Brasile di margini aggiuntivi e delle said letter...Credo che le risposte alle domande della Banca Centrale del Brasile debbano riflettere le informazioni esposte nel note purchase agreement. Credo sia assolutamente necessario che le risposte siano coerenti con i contenuti dell'atto, pertanto i riferimenti al tasso dovrebbero essere Libor più margine del 3%, e non il 7,1 per cento". Non so se esiste in Brasile l'ostacolo all'esercizio delle funzioni di vigilanza, però ho visto che la Banca Centrale del Brasile è molto seria e puntuale sulle richieste di informazioni. E ovviamente questo è il dato ufficiale che viene comunicato anche alle banche del sindacato.
Dunque, in questa storia abbiamo tante chiavi di lettura, anche perché è una delle prime. Poi le altre operazioni replicano questa qui...La più importante...è il livello di conoscenza che aveva BofA del Brasile.
Le chiavi di lettura sono: che la confidenzialità serve per non dire al mercato, nella consapevolezza che l'informazione prima poi va al mercato...Questo tipo di operazione, soprattutto in Paesi del Sudamerica, vengono sempre comunicate al mercato, non fosse altro perché c'è un controllo della Banca Centrale sui costi...: se è troppo costosa lei non l'autorizza.... Quindi confidenzialità finalizzata a ingannare il mercato. Poi ci sono tutti i corollari, finalizzati a fare le creste, a frodare il fisco...Se poi...andiamo a vedere i flussi finanziari di questi margini aggiuntivi, allora i problemi aumentano, perché il Tribunale sa che spesso queste creste sono state veicolate attraverso la Graubundner Kantonalbank, la Banca Cantonale dei Grigioni. E uno dei primi e più grossi pagamenti effettuati a questa banca è stato quello in occasione dell'operazione brasiliana, 3 milioni e 750 mila dollari. Si legge nelle carte che la richiesta venne fatta dai funzionari di Gkb i quali chiedevano questi soldi per il ruolo che la banca aveva avuto quale advisor..., [ma] nessuno aveva visto la banca all'opera in quell'operazione, ce lo ha confermato anche Antonio Luzi, qui al dibattimento. E allora mi chiedo, e vi chiedo, avendo anche avuto modo di conoscere Tonna in quest'aula, che sicuramente sprovveduto non è, ma voi veramente pensate che Tonna quando ha pagato Gkb, con una motivazione così palesemente falsa, stava pensando di pagare Gkb?
...Gkb nelle carte di Bank of America viene definito "mero conduit, prestanome". E scusate, ma quanta gente in Bank of America conosce il ruolo di GKB? Solo Sala? Ma stiamo scherzando? Pigliatevi tutte le e-mail e vedete quanta gente ha a che fare con questo problema di GKB: decine e decine di manager, tutti lo sapevano. Addirittura lo vanno a dire al mercato: quando nel 2002 provano il primo rifinanziamento dell'operazione Dhl-Fhl (Dairy Holding Ltd e Food Holding Ltd, i due veicoli finanziari domiciliati alle Cayman, di cui BofA si servì per l'apparente ricapitalizzazione di Parmalat Brasil, n.d.r.) mandano in giro una lettera, adesso non so come definirla, agli investitori della prima tranche, dicendo: "C'è un equity investor, che è una banca svizzera, di nome Gkb che vuole entrare in questa operazione". Tutti lo sapevano e noi dobbiamo pensare solo che è una strana, estemporanea e occulta invenzione di Sala?
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